È soprattutto dal ciglio del pianoro del Sasso Simoncello che si può osservare la cerreta dei Sassi Simone e Simoncello, piccolo gioiello del Parco che si estende dai piedi dei due Sassi fino al passo della Cantoniera di Carpegna, sviluppandosi dai 950 ai 1150 m di quota. Si tratta di una cerreta mista mesofila costituita da cedui invecchiati.
L’interruzione della ceduazione ha portato allo sviluppo di piante che hanno superato abbondantemente l’età del taglio previsto, per cui si possono apprezzare piante che mediamente hanno superato i 30 anni di età e che constano di matrici e polloni di notevoli dimensioni. Il bosco, area floristica protetta n. 27, viene considerato una delle cerrete più vaste in Europa. Al cerro ( Quercus cerris ), che rappresenta l’elemen to arboreo maggiormente diffuso, si associano il carpino bianco ( Carpinus betulus ), l’acero campestre ( Acer campestre ), il ciavardello ( Sorbus torminalis ), l’acero d’ungheria ( Acer obtusatum ) e qualche sporadico faggio ( Fagus sylvatica ), più rappresentato nel versante settentrionale del Simoncello, verso la Cantoniera dove la fitocenosi prevalente è appunto data dalla faggeta termofila mista.
In tale situazione, alle specie precedenti si possono associare anche l’acero di monte ( Acer pseudoplatanus ) e il frassino ( Fraxinus excelsior ). Nello strato arbustivo si può trovare pero selvatico ( Pyrus pyraster ), ligustro ( Ligustrum vulgare ), laureola ( Daphne laureola ), prugnolo ( Prunus spinosa ), corniolo ( Cornus mas ), nocciolo ( Corylus avellana ), biancospini ( Crataegus monogyna , laevigata ), fusaggini ( Euonymus latifolius , E. europaeus ) , agrifoglio ( Ilex aquifolium ), melo selvatico ( Malus sylvestris ), ginepro comune ( Juniperus communis ), ciliegio volpino ( Lonicera xylosteum ), pallone di maggio ( Viburnum opulus ), lantana ( Viburnum lantana ), sanguinella ( Cornus sanguinea ), il raro citiso trifloro ( Chamaecytisus triflorus ). Nello strato erbaceo si ricorda una specie rara e tipica dei suoli profondi ed umidi quali l’ Asarum europaeum , detta Erba renella; altre specie di notevole interesse botanico sono l’ Iris graminea e il fiordaliso montano ( Centaurea montana ). La cerreta a tratti si apre in radure erbose dove il suolo è fresco e ricco di humus; ad est confina con prati più vasti, più o meno degradati da fenomeni erosivi che in alcuni tratti lasciano scoprire il sottostante strato argilloso. Il sentiero n. 118 attraversa gran parte della cerreta, dalla Cantoniera verso i Sassi, prevalentemente in lieve pendenza, che permette di godere del paesaggio forestale, anche nei mesi invernali. La cerreta viene lambita anche dal sentiero n. 17).