Microcosmi è il desiderio di scoprire e raccontare i piccoli mondi naturali e umani che si incontrano da millenni nel Parco, offrendo esperienze di scoperta e conoscenza accompagnati da guide ed esperti locali.
Microcosmi è la voglia di accogliere sguardi nuovi su questo territorio, coinvolgendo esperti, artisti, scienziati e cantastorie che offriranno punti di vista diversi e occasioni di confronto tra questo e altri luoghi.
Microcosmi è anche la volontà di coinvolgere le comunità locali e renderle protagoniste del racconto dei luoghi che vivono e custodiscono da generazioni per migliorare le possibilità di fruizione del Parco, in equilibrio con la protezione della natura e dei suoi abitanti.
Microcosmi è un invito, una possibilità per alimentare nuovi processi culturali di relazione tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
Il solo fatto di osservare la natura rende felici e migliora subito il benessere generale. Il nostro Parco è uno spazio privilegiato per l’osservazione di una natura abitata da una miriade di specie, talvolta rare e protette, che si evolvono in paesaggi unici dove la flora cresce rigogliosa.
I territori e le aree interne sono sempre più al centro dell’attenzione, sia sul dibattito nazionale che riguarda lo sviluppo locale, sia rispetto ad un crescente interesse per le opportunità offerte da questi luoghi in termini di qualità della vita e di possibilità di agire sulle questioni della sostenibilità.
Venite a scoprire insieme a noi i piccoli mondi naturali e umani che si incontrano da millenni nel Parco partecipando alle attività di #Microcosmi22 , e non dimenticate di condividere con noi le vostre fotografie taggandoci o usando #parcosassosimone
Si parla sempre più spesso di , ovvero di sostenibilità in riferimento al cibo, eppure non tutti sanno cos’è la sostenibilità alimentare né l’importanza cruciale che il tema della ̀ riveste per il futuro prossimo dell’ambiente e più in generale per il futuro prossimo dell’umanità.
Un dato su tutti: lo sapevate che il sistema produttivo alimentare è responsabile di circa un quarto delle emissioni di gas serra (anidride carbonica) del pianeta? Questo dato, già gigantesco, diventa ancora più preoccupante se pensiamo che a generare una tale mole di inquinamento siamo soltanto noi, l’occidente industrializzato, non certo la fetta di mondo che vive al di sotto della soglia di povertà.
Se siamo davvero quello che mangiamo, non c’è molto da stare allegri perché sembriamo esserci votati tutti al consumo massivo di cibi ultraprocessati e piatti precotti, causa principale della distruzione ambientale.
Sul tema dell’ “alimentazione sostenibile”, l’ : porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
In un luogo come il nostro Parco, ragionare sull’alimentazione sostenibile è un’occasione per agire in modo parallelo sulla salvaguardia della biodiversità, sulla riduzione del consumo di suolo, sulla tutela degli elementi che caratterizzano il paesaggio agricolo (boschi storici, fossati, siepi, etc.) e sulla valorizzazione delle produzioni di pregio e delle filiere corte; con l’ di cui il territorio dispone.
L’acqua è un ed è condizione essenziale per la vita.
Infatti il nostro corpo è composto d’ ’ .
L’acqua è (dovrebbe essere) un diritto di base per tutti gli esseri umani: ’ ̀ . L’accesso all’acqua è un obiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo.
Il clima sta mutando, ce ne accorgiamo dai prolungati periodi di siccità e dalla pioggia che negli ultimi anni cade con frequenza sempre più irregolare e in modo discontinuo. Inondazioni e altre calamità legate all’acqua sono responsabili del 70% dei decessi dovuti a disastri naturali.
Il tema su cui vogliamo riflettere insieme a voi questo mese, è l’ ’ – comprese le montagne, le foreste, le paludi, i fiumi, le falde acquifere e i laghi – così che ognuno di noi faccia la sua parte: “non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande.” (Tonino Guerra)
Si sente spesso parlare di energia elettrica sostenibile, ossia energia elettrica proveniente da fonti sostenibili (come acqua, sole, biomassa e vento) che permette di ridurre la produzione di energia tramite centrali nucleari e a carbone: questi, i combustibili fossili, nonostante abbiano sostenuto e soddisfatto il bisogno energetico della popolazione per almeno tre secoli di storia, ad oggi sono ritenute fonti esauribili di energia, inquinano e danneggiano l’ambiente.
Un capitale che sottolinea l’ . Creatività e innovazione alimentano gli intrecci con ambiti come l’istruzione e l’educazione, il turismo, la salute, il benessere. E la ̀ .
Sentiamo sempre parlare di ̀ ma sappiamo cosa significa esattamente e perchè è così importante?
Per il mese di giugno, vi invitiamo ad un’ , quella di diffondere il rispetto dell’equilibrio generato da una biodiversità integra e libera di prosperare.
Oltre alle diverse iniziative, ogni mese vi proponiamo alcune tematiche su cui riflettere insieme.
Per il mese di MAGGIO Costruiamo il Parco!
Quante volte ci sembra che le nostre azioni si esauriscano una volta compiute e che l’effimero non lasci traccia visibile? Eppure a pensarci bene, se ci guardiamo indietro e uniamo i puntini di tutte le esperienze e gli incontri, cresce la sensazione che tutto abbia uno scopo o un senso che ci conduce proprio dove ci troviamo, qui e ora.
Così ci sembra stia succedendo nel Parco, e Microcosmi, quello che tutti noi conosciamo come un programma di eventi, appare sempre più uno strumento per costruire visioni.
La visione c’entra un po’ con l’intuizione e quella che vogliamo trasmettere è che un territorio come quello del Parco, con i suoi pregi e i suoi difetti, è uno spazio di opportunità, un laboratorio sperimentale in cui, mattoncino dopo mattoncino, attiviamo pratiche di innovazione nel settore turistico, culturale, produttivo ma anche nei modi di abitare, di muoversi, di essere comunità.
Il futuro di un territorio passa dallo sviluppo delle capacità di vederlo, di esprimerne i potenziali, di trasformare i problemi in opportunità. Microcosmi rappresenta un’impalcatura per affrontare questa sfida e lo fa costruendo reti locali e non; provando a chiedersi quali linguaggi si possano usare per raccontare le preziosità di un habitat o il senso di attaccamento ad un paese. Lo fa chiedendosi come l’accoglienza possa generare relazioni positive e continuative, come è possibile sviluppare empatia tra uomo e natura per affrontare le sfide della transizione ecologica che abbiamo davanti.
Per il mese di maggio, con la forza prorompente della primavera, invitiamo tutti voi, a costruire una visione comune fatta di tutte le diversità possibili, così traghetteremo le nostre montagne verso il ruolo che le spetta, riconoscendone le fragilità e adoperandoci perché sia, sempre più, un terreno di opportunità.