La provincia di Pesaro e Urbino ospita nel proprio territorio ben tre aree naturali protette di eccezionale valore ambientale.
Non tutte le province italiane possono vantare la ricchezza e la varietà di paesaggi della Provincia di Pesaro e Urbino, che ospita nel proprio territorio ben tre aree naturali protette di eccezionale valore ambientale.
La Provincia di Pesaro e Urbino, con un patrimonio naturalistico unico, straordinariamente preservato e gestito, sceglie di tutelare e rendere fruibile nel modo più corretto e sostenibile le proprie risorse naturali più preziose, creando una rete di Parchi e Riserve.
Parco Naturale del Monte San Bartolo, a picco sul mare Adriatico, un tratto di falesia e costa rocciosa che sorprende con i suoi magnifici panorami, Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, nel cuore del Montefeltro, luogo della leggendaria città fortezza di Cosimo I de Medici, Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, un imponente canyon e un vero e proprio tesoro di flora e fauna.
Incrementare il turismo naturalistico e ambientale, promuovendo, attraverso un unico strumento, le tre aree naturali protette della provincia di Pesaro-Urbino: i parchi naturali del Monte San Bartolo e del Sasso Simone e Simoncello e la riserva naturale statale ‘Gola del Furlo’. E’ l’obiettivo della carta “Tre parchi, una provincia. Destinazione natura”, realizzata dall’ufficio turismo della Provincia, in collaborazione con gli operatori delle tre aree protette. Secondo l’assessore provinciale al Turismo, Renato Claudio Minardi, la carta offrirà “una promozione unica e più incisiva, in Italia e all’estero, consentendo anche di scoprire cosa c’e’ da vedere, da gustare, da vivere, nelle zone intorno ai parchi. Da un’indagine regionale, risulta che il 40% dei turisti venuti nelle Marche sono stati attratti dai parchi e dalle aree protette.
“Il turismo naturalistico e ambientale – ha spiegato Renato Claudio Minardi – è un segmento in crescita, con un fatturato di 925 miliardi di euro l’anno in Europa e 11 miliardi in Italia. Nel nostro paese si registrano 100 milioni di presenze turistiche l’anno nelle strutture ricettive di parchi e aree protette, segno che cresce la voglia di vivere la vacanza a contatto con la natura, praticando sport all’aria aperta, immergendosi nel verde, scoprendo specie protette di flora e fauna. Con questa ‘Carta’ dei parchi abbiamo voluto mettere in rete tutte le opportunità presenti nelle tre aree, nell’ambito del cluster ‘Natura e vacanza attiva’ della Regione Marche, offrendo una promozione unica e più incisiva in Italia e all’estero, consentendo anche di scoprire cosa c’è da vedere, da gustare, da vivere, nelle zone intorno ai parchi”. Come evidenziato dal responsabile dell’Ufficio Turismo della Provincia Ignazio Pucci, la Carta dei Parchi è già stata presentata alla Fiera di Utrecht, in Olanda (paese molto interessato al turismo naturalistico) e alla Bit di Milano, mentre a fine marzo l’appuntamento è al “Modena Children’s Tour”.
“La Provincia – ha sottolineato Tarcisio Porto – ha raccolto il lavoro portato avanti da anni dai parchi, mettendo a sistema un’offerta turistica che potrà avere ricadute importanti per il territorio e per gli operatori del settore. I due parchi si sono già dotati di una ‘Carta europea del turismo sostenibile’ ed anche la Riserva del Furlo ha avviato i passaggi necessari. Quella che presentiamo oggi è la prima di una serie di iniziative comuni: si parla anche di percorsi a cavallo e trekking che mettano insieme i tre parchi”.
“La Carta – ha detto Maurizio Bartoli – valorizza la particolarità di queste tre aree, profondamente differenti in termini di biodiversità e al tempo stesso non lontane fra loro, visto che in un’ora di macchina è possibile spostarsi da un luogo all’altro. Per quanto riguarda la Riserva del Furlo, gestita dalla Provincia, stiamo facendo uno sforzo enorme per renderla fruibile a tutti, con iniziative che valorizzano anche la sua importanza dal punto di vista archeologico. Abbiamo intrapreso la procedura per la ‘Carta europea del turismo sostenibile’ e a giugno avremo anche il ‘Piano di gestione della riserva’, altro passaggio importante per coniugare la tutela ambientale con la gestione”.
“Il Parco del Sasso Simone e Simoncello – ha detto Guido Salucci – è l’unico parco interregionale presente in Italia, poiché include il Comune di Pennabilli, passato all’Emilia Romagna. Abbiamo colto l’opportunità di un parco tra due regioni, per non parlare del fatto che l’area del Sasso Simone e Simoncello è contigua all’area protetta della Toscana e questo rappresenta un punto di forza sia per il turismo che per attingere alle risorse. Vorrei ricordare che la tappa del Giro d’Italia di sabato 17 maggio, dedicata al decennale della scomparsa di Marco Pantani, attraverserà tutti i Comuni del Parco”.
“Da un’indagine – ha sottolineato Domenico Balducci – risulta che il 40% dei turisti venuti nelle Marche sono stati attratti dai parchi e dalle aree protette. L’ambiente e i parchi sono inseriti tra le priorità regionali ed anche nella Macro regione adriatica si parla di economia del verde ed economia del mare. Allo stesso tempo, però, la Regione ha tagliato risorse ai parchi e a noi mancano 30mila euro per la gestione ordinaria. Se la Regione ritiene che i parchi siamo importanti, vanno messi in condizione di sopravvivere. Ad ogni modo, ci siamo già dotati della Carta europea del turismo sostenibile ed abbiamo avviato varie collaborazioni con gli operatori del turismo. E’ pronta la rete escursionistica ed entro un mese avremo la nuova cartografia”.
LA PRESENTAZIONE A PESARO GIOVEDI 6 MARZO 2014
“Il turismo naturalistico e ambientale – ha spiegato Renato Claudio Minardi – è un segmento in crescita, con un fatturato di 925 miliardi di euro l’anno in Europa e 11 miliardi in Italia. Nel nostro paese si registrano 100 milioni di presenze turistiche l’anno nelle strutture ricettive di parchi e aree protette, segno che cresce la voglia di vivere la vacanza a contatto con la natura, praticando sport all’aria aperta, immergendosi nel verde, scoprendo specie protette di flora e fauna. Con questa ‘Carta’ dei parchi abbiamo voluto mettere in rete tutte le opportunità presenti nelle tre aree, nell’ambito del cluster ‘Natura e vacanza attiva’ della Regione Marche, offrendo una promozione unica e più incisiva in Italia e all’estero, consentendo anche di scoprire cosa c’è da vedere, da gustare, da vivere, nelle zone intorno ai parchi”. Come evidenziato dal responsabile dell’Ufficio Turismo della Provincia Ignazio Pucci, la Carta dei Parchi è già stata presentata alla Fiera di Utrecht, in Olanda (paese molto interessato al turismo naturalistico) e alla Bit di Milano, mentre a fine marzo l’appuntamento è al “Modena Children’s Tour”.
“La Provincia – ha sottolineato Tarcisio Porto – ha raccolto il lavoro portato avanti da anni dai parchi, mettendo a sistema un’offerta turistica che potrà avere ricadute importanti per il territorio e per gli operatori del settore. I due parchi si sono già dotati di una ‘Carta europea del turismo sostenibile’ ed anche la Riserva del Furlo ha avviato i passaggi necessari. Quella che presentiamo oggi è la prima di una serie di iniziative comuni: si parla anche di percorsi a cavallo e trekking che mettano insieme i tre parchi”.
“La Carta – ha detto Maurizio Bartoli – valorizza la particolarità di queste tre aree, profondamente differenti in termini di biodiversità e al tempo stesso non lontane fra loro, visto che in un’ora di macchina è possibile spostarsi da un luogo all’altro. Per quanto riguarda la Riserva del Furlo, gestita dalla Provincia, stiamo facendo uno sforzo enorme per renderla fruibile a tutti, con iniziative che valorizzano anche la sua importanza dal punto di vista archeologico. Abbiamo intrapreso la procedura per la ‘Carta europea del turismo sostenibile’ e a giugno avremo anche il ‘Piano di gestione della riserva’, altro passaggio importante per coniugare la tutela ambientale con la gestione”.
“Il Parco del Sasso Simone e Simoncello – ha detto Guido Salucci – è l’unico parco interregionale presente in Italia, poiché include il Comune di Pennabilli, passato all’Emilia Romagna. Abbiamo colto l’opportunità di un parco tra due regioni, per non parlare del fatto che l’area del Sasso Simone e Simoncello è contigua all’area protetta della Toscana e questo rappresenta un punto di forza sia per il turismo che per attingere alle risorse. Vorrei ricordare che la tappa del Giro d’Italia di sabato 17 maggio, dedicata al decennale della scomparsa di Marco Pantani, attraverserà tutti i Comuni del Parco”.
“Da un’indagine – ha sottolineato Domenico Balducci – risulta che il 40% dei turisti venuti nelle Marche sono stati attratti dai parchi e dalle aree protette. L’ambiente e i parchi sono inseriti tra le priorità regionali ed anche nella Macro regione adriatica si parla di economia del verde ed economia del mare. Allo stesso tempo, però, la Regione ha tagliato risorse ai parchi e a noi mancano 30mila euro per la gestione ordinaria. Se la Regione ritiene che i parchi siamo importanti, vanno messi in condizione di sopravvivere. Ad ogni modo, ci siamo già dotati della Carta europea del turismo sostenibile ed abbiamo avviato varie collaborazioni con gli operatori del turismo. E’ pronta la rete escursionistica ed entro un mese avremo la nuova cartografia”.